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Alimentazione durante l’allattamento: i consigli dell’esperta

Articolo su "Tanta Salute" del 21 Ottobre 2022


Alimentazione durante l'allattamento: i consigli dell' esperta


Quali sono i cibi consigliati e quelli da eliminare durante l'allattamento? Lo abbiamo chiesto alla Dott.ssa Sarah Mangione, consulente del Benessere e della Nutrizione. Scopriamo nel dettaglio tutti i suggerimenti per un'alimentazione corretta in un momento così delicato per mamma e bambino.


L’allattamento non favorisce il recupero veloce della forma fisica in quanto la prolattina – che è un ormone che aumenta durante questa fase – funziona “verosimilmente” in un modo simile all’insulina, non facilitandone l’azione. L’obiettivo è cercare di far tornare l’insulina ai livelli precedenti della gravidanza facendo i conti però anche con la prolattina che, come abbiamo detto in allattamento, può aumentare. Di certo va considerata anche l’eventualità in cui durante la gravidanza non ci siano stati eccessi ma che invece nel post partum ci si possa lasciare andare maggiormente magari per stanchezza, novità, paure, stress nell’iniziare il percorso da madre e questo non giocherebbe a nostro favore!


Allattamento: i consigli per l'alimentazione della mamma

  1. Consigli nutrizionali per l’allattamento

  2. Alimentazione in allattamento per aumentare la montata lattea

  3. Latte vaccino: sì oppure no?

  4. L’importanza del latte materno: i consigli dell’OMS

Consigli nutrizionali per l’allattamento


Quando si allatta non sarebbe corretto fare una dieta troppo restrittiva altrimenti il latte potrebbe finire, bastano due giorni di scarsa alimentazione per farlo ridurre già del 50%.

Sarà importante controllare l’assunzione dei carboidrati senza mai eliminarli e consiglierei di introdurli in piccole quote sia a pranzo che a cena combinandoli con la giusta quota di proteine, grassi e verdure.

Posso consigliare quindi di comporre i pasti scegliendo una sola tipologia di carboidrati senza mischiarli. Per esempio: una piccola porzione di pasta a pranzo e di riso a cena non aggiungendo però anche frutta o pane.


Saziamoci poi con le proteine, possiamo permetterci una porzione maggiore in questa fase. Ricordiamoci di assumere pesce almeno 2-3 volte a settimana per assicurare il giusto apporto di DHA.

Abbiniamo sempre verdure, prediligendo magari le verdure amare ricche in ferro che è molto utile in questo momento (radicchio, indivia belga, cicoria, puntarelle, catalogna, rucola) e non danno fastidio in allattamento.

Consiglierei invece di evitare ad esempio gli asparagi che possono cambiare il sapore del latte. Se il bimbo ha coliche di certo sarà importante lavorare sull’intestino materno in quanto ciò che avviene nella mamma avviene nel neonato e sarà importante fare le giuste scelte alimentari affidandosi ad un professionista.

È importante ricordare che la promozione dell’allattamento al seno è considerata da tempo una priorità di salute pubblica e le più qualificate organizzazioni internazionali quali Unicef e OMS, si sono espresse sull’importanza dell’allattamento al seno. Anche la pediatria ufficiale sostiene che il latte materno è fondamentale per la salute del neonato e della stessa madre.

Ricordiamo anche che la condizione emotiva della mamma ha ripercussioni sulla qualità del latte assunto dal piccolo, forti stress produrranno latte poco nutriente ed è per questo che è importante salvaguardare l’equilibrio psicofisico rivolgendosi a professionisti, se necessario.

Con il taglio del cordone ombelicale al momento della nascita si interrompe la simbiosi materno-fetale e il trauma psichico del distacco viene attutito dal legame del bimbo con il seno materno.

Le prime poppate forniranno al piccolo il colostro, un alimento dall’ eccezionale valore vitale, successivamente subentrerà la montata lattea e gradualmente l’organismo della mamma si adatterà al ritmo dell’allattamento al seno.

Durante l’allattamento sarà importante assumere la giusta quota di liquidi oltre l’acqua quindi posso consigliare anche centrifugati e tisane. Poi, una volta avvenuta la montata lattea, la suzione del neonato provvederà a mantenere adeguato lo stimolo a produrre latte.


Alimentazione in allattamento per aumentare la montata lattea


Può accadere che la montata lattea sia scarsa o insufficiente, mi permetto di consigliare degli ottimi rimedi a base di pane cotto, di brodo di gallina o della borragine al burro e parmigiano, l’aglio, nei suoi vari utilizzi, è uno dei più potenti galattagoghi, anche solo usato nelle cotture e poi non ingerito. Anche il peperoncino è molto utile in quanto, la capsaicina in esso contenuta, agisce favorendo l’attività dei dotti lattiferi.

Questa sostanza non passa nel latte assunto dal bimbo e svolge azioni utili per l’organismo materno. Consiglierei di evitare asparagi e carciofi che possono invece ridurre la montata lattea oltre che modificare il sapore del latte.

Le crucifere come i broccoli e i cavolfiori, soprattutto se immersi prima in acqua bollente per qualche minuto per dare loro una prima cottura che verrà poi ultimata in padella in olio extra vergine di oliva, non c’è ragione di escluderli a meno che il neonato abbia meteorismo con colichette e disturbi digestivi. In tal caso ne consiglierei l’eliminazione per un periodo dall’alimentazione materna come consiglierei anche l’eliminazione di tutti gli alimenti che possono dare effetto meteorizzante come verdure ricche di cellulosa, legumi, pesci con elevato contenuto di iodio in quanto una spiccata stimolazione tiroidea della mamma può aumentare il malessere del piccolo.

Sarà senz’altro consigliabile disidratare maggiormente i cibi usando una cottura in padella in olio extravergine di oliva ben caldo e perché no, un buon fritto in olio Evo saltuariamente.

Ottimi alleati i fagiolini, le zucchine e le patate, ricchi di potassio, il finocchio in ogni sua cottura sarà più che indicato e di certo anche l’ausilio di tisane antispastiche come la camomilla o la tisana al finocchio.

Come snack possiamo proporre tisane, yogurt intero con frutta fresca, pane bruschettato con patè di olive fatto in casa o bresaola o prosciutto crudo. In generale è importante che l’alimentazione sia completa di tutti i nutrienti e sono in generale consigliabili cinque pasti completi al giorno.

Durante la prima fase dell’allattamento bisogna prestare attenzione a tutti gli alimenti allergizzanti come i derivati del latte, le fragole, l’uovo, specie se il bimbo inizia a presentare crosta lattea, eczema retro-auricolare. Ricordiamo l’importanza del calcio da incrementare dal terzo mese di allattamento e ricordiamo che per essere meglio assorbito necessita di ferro, di vitamina C e di vitamina D.


Latte vaccino: sì oppure no?


In molti si chiedono se il latte vaccino può essere assunto, se non ci sono intolleranze o allergie sarà senz’altro utile, ad esempio, a colazione magari con un po’ di miele e frutta secca e un po’ di cacao invece del caffè.


L’importanza del latte materno: i consigli dell’OMS


L’OMS si è espresso sull’importanza dell’allattamento al seno esclusivo e prolungato. Il latte materno fornisce tutti i nutrienti di cui il lattante necessita nei primi sei mesi di vita e successivamente, insieme ad un’adeguata alimentazione complementare, fornisce un importante contributo allo sviluppo e alla salute del bimbo.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato nel miglioramento delle qualità della vita delle madri e dei bambini uno degli obiettivi sanitari prioritari a livello mondiale. Secondo le stime dell’OMS, se tutti i bambini fossero allattati esclusivamente al seno nei primi sei mesi di vita, ogni anno si salverebbe la vita di circa 1,5 milioni di essi, vittime delle malattie e della malnutrizione, pur riconoscendo che quest’ultima fa parte di una tematica più ampia.

Le indicazioni fornite suggeriscono un allattamento materno esclusivo per i primi sei mesi di vita e di proseguire l’allattamento al seno possibilmente anche nel periodo dell’introduzione dei cibi solidi. Non pone criteri precisi sulla durata complessiva dell’allattamento al seno. Il latte materno garantisce un’alimentazione adeguata alla crescita e allo sviluppo, favorisce il rapporto madre-bimbo dai primi momenti di vita.

L’allattamento al seno è la norma, il riferimento, il modello rispetto al quale tutti gli altri metodi di alimentazione alternativi devono essere misurati in termini di crescita, salute, sviluppo.

I vantaggi dell’allattamento al seno per il neonato:

  • il latte materno è ideale per la sua digeribilità

  • il latte materno è ricco di anticorpi, è una naturale difesa immunitaria

  • il latte materno assicura una crescita corporea più regolare

  • c’è una minore possibilità di ammalarsi di alcune malattie, anche da adulti

I vantaggi dell’allattamento al seno per la madre:

  • migliore relazione con il neonato

  • contrazione e involuzione più rapida dell’utero

  • riduzione del rischio del cancro alla mammella e altri organi della sfera genitale

  • risparmio economico, praticità e comodità

È raccomandata per la mamma, durante l’allattamento, l’assunzione oltre che di carboidrati e proteine, di lipidi e DHA, Vitamina A, Tiamina, riboflavina, niacina, vitamina B 12, folati, vitamina C, vitamina D, calcio, magnesio, ferro, zinco nelle quantità corrette raccomandate per lo specifico periodo dell’allattamento.

La migliore spia della qualità/quantità del latte materno è la crescita del bimbo, se rallenta fino ad arrestarsi saranno necessarie fonti alimentari alternative per il lattante.

Ribadisco l’importanza di un’alimentazione, di un’integrazione personalizzata che solo un professionista del settore può assicurare. Abbiamo ampiamente descritto l’importanza dell’allattamento al seno ed è innegabile e indiscutibile.

È importante fornire alle neomamme chiare informazioni e l’aiuto e le conoscenze necessarie per affrontare questa fase. Nonostante non sia di necessaria pertinenza per la modalità in cui la tematica dell’allattamento è stata affrontata in questa specifica sede, vorrei però spendere un pensiero per tutte le madri che a causa di diverse motivazioni mediche non hanno potuto o non potranno allattare.

L’impatto psicologico è senz’altro molto forte ma ricordiamoci che una madre sarà comunque, “una brava madre”, in grado di trasmettere pace, sicurezza e amore al proprio neonato. Si sceglierà il miglior latte artificiale possibile sotto consiglio del pediatra e dei professionisti del settore che sapranno consigliarla e supportare al meglio.

Ogni donna è a sé, ha le sue necessità, punti di forza e di debolezza, condizioni fisiche e quant’altro e la vostra esperienza in quanto madri non sarà inferiore, non sarete meno madri per questo motivo.


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